Il Bacio di Giuda è un’altra delle spettacolari scene notturne del
Gran Libro d’Ore d’Anna di Bretagna. Sotto il cielo stellato, in cui si può anche vedere la luna, le lanterne e le torce che portano i soldati illuminano la tragica scena dell’arresto di Cristo. Il magistrale gioco di luci ed ombre, con violenti contrasti soprattutto in primo piano, contribuisce alla drammaticità della scena.
Giuda, con la sua borsa di trenta monete nella mano sinistra, bacia Cristo, sereno e rassegnato, gesto che avrebbe indicato ai soldati chi dovevano arrestare. Pietro, a sinistra, rimette la spada nel fodero dopo aver tagliato l’orecchio di Malco, servo del gran sacerdote, caduto a terra in primo piano. Le prime rappresentazioni di questa scena secondaria della Passione datate all’anno 800 circa, in queste prime versioni Cristo, mentre viene baciato da Giuda, tende la mano per fermare l’attacco di Pietro a Malco. Questa immagine evolverà e Cristo sarà anche rappresentato mentre cura Malco, come in questo caso, diventando così una scena molto abituale nell’arte del periodo gotico. Sullo sfondo si trova la città di Gerusalemme, dove si nota la costruzione in pianta centralizzata che rappresenta il Tempio di Salomone, come nella Crocifissione (f. 47v.).
Il viso di Cristo esprime alla perfezione la bontà, il perdono, la grave e lucida accettazione di tutto ciò che era già scritto.