f. 33r, Mestiere delle persone e i gruppi inquadrati nei sette astri
Questa doppia pagina contiene un totale di cinquantasei vignette. Per leggere la pagina correttamente bisogna incominciare dall’angolo superiore destro, dove si trova Saturno, il pianeta più lontano dalla Terra secondo gli astronomi arabi, e continuare in senso orizzontale lungo la doppia pagina, che presenta le sette professioni associate a questo astro. La seconda fila, sempre leggendo da destra a sinistra, è dedicata al pianeta Giove e alle sue sette professioni. La terza corrisponde a Marte, e a seguire quelle del Sole, Venere, Mercurio ed infine la Luna. L’iconografia dei sette pianeti è quella che già conosciamo dalla sezione dedicata ai dodici segni zodiacali: Saturno come un uomo dalla carnagione scura con un piccone; Giove dignitosamente seduto con le gambe incrociate e poggiato sopra un grande cuscino; Marte con un’ascia e un casco da guerra; Venere come una danzatrice con fazzoletti tra le mani, e Mercurio come un amanuense inginocchiato a terra. Il Sole e la Luna non appaiono personificati in queste vignette, bensì illustrati in modo naturalista. Saturno è il pianeta associato ai lavori insalubri, pericolosi, ardui ed in generale umili e sgradevoli come quelli dello scalpellino o conciatore. Giove, al contrario è il pianeta saggio che presiede le professioni legate alla legge, alla religione e al profitto (mercante e ispettore dei mercati), anche se il suo nesso con i fabbricanti di botas y velas non è chiara. Marte, il pianeta guerriero, è sempre dedito a qualche attività cruenta o eroica, o ai mestieri legati al fuoco (cuoco, vetraio, portatore di fiaccole). Il Sole, logicamente sovrano, si associa alle autorità (il sultano, il bey) e a tutto ciò che risplende, dai soldi agli scudi luccicanti e ai fili di seta. Venere, pianeta femminile, è sempre una musicista o danzatrice. È interessante come l’artista rappresenti soltanto il pianeta e la danzatrice come donne; tutti i musicisti sono uomini. Mercurio governa varie professioni “limpide”, a cominciare dalle importanti attività dell’amanuense e del miniatore, procedendo con quelle del sarto, il tessitore e il farmacista, e finendo con un importante nesso con quelle del messaggero, chissà alludendo indirettamente all’origine greca di Mercurio/Apollo come messaggero degli dei. Infine, la Luna la cui immagine è stranamente assente dal paesaggio, forse perché si è voluta rappresentare la luna nuova che si associa soprattutto alle attività a cielo aperto (sbiancatore del lino, pastore), viaggi (cammelliere), l’acqua (pescatore, marinaio), e all’agricoltura essendo quella di cardatore di cotone l’unica professione da interno associata alle fasi lunari e verosimilmente anche all’agricoltura.
Stefano Carboni
The Metropolitan Museum of Art
Conservatore allegato del Dpto. di Arte islamico