La miniatura con la nascita di Cristo viene rappresentata presso una grotta, dove sono inginocchiati il bue e l'asinello accanto al presepe. Dinanzi a loro, e spiccando in primo piano, appare la Vergine, seduta su una coperta e sostenendo tra le sue braccia, affettuosamente, il bambino Gesù. La scena si caratterizza per la sua grande semplicità, dato che non appaiono né San Giuseppe né tanto meno pastori o altri personaggi. È l'intimità tra madre e figlio ciò che si presenta ai fedeli per la meditazione e la devozione, a prescindere dagli aneddoti.
Uno dei medaglioni del Compendium della Biblioteca Casanatense, mostra Gesù tra i dottori del tempio. Si tratta dell'unica scena della vita di Cristo, tra la sua nascita e la sua morte, che viene rappresentata nel manoscritto, e, senza dubbio, fu scelta espressamente per alludere al carattere docetico e pedagogico dell'episodio che è una prefigurazione delle funzioni affini dei curati e degli uomini di chiesa, probabili lettori del rotolo.
Ana Domínguez Rodríguez
Universidad Complutense de Madrid
La miniatura con la nascita di Cristo viene rappresentata presso una grotta, dove sono inginocchiati il bue e l'asinello accanto al presepe. Dinanzi a loro, e spiccando in primo piano, appare la Vergine, seduta su una coperta e sostenendo tra le sue braccia, affettuosamente, il bambino Gesù. La scena si caratterizza per la sua grande semplicità, dato che non appaiono né San Giuseppe né tanto meno pastori o altri personaggi. È l'intimità tra madre e figlio ciò che si presenta ai fedeli per la meditazione e la devozione, a prescindere dagli aneddoti.
Uno dei medaglioni del Compendium della Biblioteca Casanatense, mostra Gesù tra i dottori del tempio. Si tratta dell'unica scena della vita di Cristo, tra la sua nascita e la sua morte, che viene rappresentata nel manoscritto, e, senza dubbio, fu scelta espressamente per alludere al carattere docetico e pedagogico dell'episodio che è una prefigurazione delle funzioni affini dei curati e degli uomini di chiesa, probabili lettori del rotolo.
Ana Domínguez Rodríguez
Universidad Complutense de Madrid