Disponibile solo in inglese
In questo libro esaustivo troverà la versione ufficiale dei conservatori della biblioteca Beinecke della Yale University, così come l’opinione dei più grandi specialisti internazionali, tra i quali troviamo:
Questo libro edito dalla Beinecke Rare Book & Manuscript Library, in collaborazione con la Yale University Press, riproduce integralmente e a grandezza naturale, tutte e senza esclusioni le pagine del manoscritto Voynich.
Nei suoi 6 saggi esplicativi troverà tutte le risposte agli enigmi del Voynich, argomentate da dati scientificamente fondati. Scoprirà i dati che smentiscono le menzogne su Roger Bacon e Leonardo Da Vinci, tra gli altri. Un esempio sono le prove al carbonio-14, realizzate dall’Università dell’Arizona, che collocano definitivamente la realizzazione del manoscritto tra il 1404 e il 1438. Paula Zyats, insieme ai conservatori della Yale University, lo conferma:
“I risultati della datazione mediante radiocarbonio dei quattro campioni estrapolati dimostrano che la pergamena può essere datata con il 95% delle probabilità tra il 1404 ed il 1438, e con il 68% delle probabilità tra il 1411 ed il 1430.”
Come avrebbe potuto questo manoscritto essere stato realizzato da Roger Bacon, se Bacon nacque nel 1214 e morì nel 1294? Parliamo quasi di due secoli di differenza.
Inoltre alcuni si sono avventurati nel dire che il Voynich fu opera di Leonardo Da Vinci in persona. Nonostante il grande Leonardo sia nato il 15 aprile del 1452 e morto il 2 maggio del 1519, sicché, nel migliore dei casi, avrebbe potuto realizzarlo tra i 14 e i 48 anni prima della sua nascita. Anche se è noto che la sua genialità fu miracolosa, probabilmente non arrivò a tanto!
Per quanto riguarda l’attribuzione del Voynich ai marziani -anche se si tratta di un divertente omaggio alla stupidità-, lei può crederci?
In ogni caso, ci sono testimonianze empiriche del fatto che il manoscritto fu creato agli inizi del XV secolo nella regione della Lombardia e con questo libro non le sfuggirà nessun dettaglio. Osservi come l’Università di Yale getti luce su un castello disegnato nella pagina 86r del Voynich, i cui merli, a coda di rondine, sono proprio come quelli dei castelli del nord Italia del XIV e XV secolo. Questo castello, che si trova disegnato anche nella pagina 10v del Tractatus de Herbis - Sloane 4016; un castello in cui si custodiva la coltivazione del balsamo (una pianta d’uso medicinale che in quell’epoca si vendeva a prezzi astronomici).
Scopra altresì i dettagli delle ricerche crittografiche ed elabori la propria opinione sulla natura del testo voynichiano. Se può esserLe di aiuto, William Sherman, il direttore della ricerca del Victoria and Albert Museum, dichiara ciò che segue riguardo ai tentativi crittografici di Friedman (il crittoanalista che riuscì a decifrare il codice Purple durante la Seconda Guerra Mondiale):
“Il migliore decifratore di codici del mondo concluse infine che il codice del Manoscritto Voynich non era né di Roger Bacon, né era, con tutta probabilità, un codice in assoluto”.
Non si lasci ingannare da miti e false leggende. Approfitti della fedeltà di queste ricerche per forgiare un’opinione ferrata e trarre le proprie conclusioni.
Per la modica cifra di 45€ avrà tra le sue mani un facsimile fotografico completo del manoscritto Voynich e gli studi più recenti e rigorosi avallati dall’Università di Yale, proprietaria del manoscritto; tutto in un unico libro!
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2 libri = -10%
3 - 5 libri = -15%
6 più libri = -20%
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In questo libro esaustivo troverà la versione ufficiale dei conservatori della biblioteca Beinecke della Yale University, così come l’opinione dei più grandi specialisti internazionali, tra i quali troviamo:
Questo libro edito dalla Beinecke Rare Book & Manuscript Library, in collaborazione con la Yale University Press, riproduce integralmente e a grandezza naturale, tutte e senza esclusioni le pagine del manoscritto Voynich.
Nei suoi 6 saggi esplicativi troverà tutte le risposte agli enigmi del Voynich, argomentate da dati scientificamente fondati. Scoprirà i dati che smentiscono le menzogne su Roger Bacon e Leonardo Da Vinci, tra gli altri. Un esempio sono le prove al carbonio-14, realizzate dall’Università dell’Arizona, che collocano definitivamente la realizzazione del manoscritto tra il 1404 e il 1438. Paula Zyats, insieme ai conservatori della Yale University, lo conferma:
“I risultati della datazione mediante radiocarbonio dei quattro campioni estrapolati dimostrano che la pergamena può essere datata con il 95% delle probabilità tra il 1404 ed il 1438, e con il 68% delle probabilità tra il 1411 ed il 1430.”
Come avrebbe potuto questo manoscritto essere stato realizzato da Roger Bacon, se Bacon nacque nel 1214 e morì nel 1294? Parliamo quasi di due secoli di differenza.
Inoltre alcuni si sono avventurati nel dire che il Voynich fu opera di Leonardo Da Vinci in persona. Nonostante il grande Leonardo sia nato il 15 aprile del 1452 e morto il 2 maggio del 1519, sicché, nel migliore dei casi, avrebbe potuto realizzarlo tra i 14 e i 48 anni prima della sua nascita. Anche se è noto che la sua genialità fu miracolosa, probabilmente non arrivò a tanto!
Per quanto riguarda l’attribuzione del Voynich ai marziani -anche se si tratta di un divertente omaggio alla stupidità-, lei può crederci?
In ogni caso, ci sono testimonianze empiriche del fatto che il manoscritto fu creato agli inizi del XV secolo nella regione della Lombardia e con questo libro non le sfuggirà nessun dettaglio. Osservi come l’Università di Yale getti luce su un castello disegnato nella pagina 86r del Voynich, i cui merli, a coda di rondine, sono proprio come quelli dei castelli del nord Italia del XIV e XV secolo. Questo castello, che si trova disegnato anche nella pagina 10v del Tractatus de Herbis - Sloane 4016; un castello in cui si custodiva la coltivazione del balsamo (una pianta d’uso medicinale che in quell’epoca si vendeva a prezzi astronomici).
Scopra altresì i dettagli delle ricerche crittografiche ed elabori la propria opinione sulla natura del testo voynichiano. Se può esserLe di aiuto, William Sherman, il direttore della ricerca del Victoria and Albert Museum, dichiara ciò che segue riguardo ai tentativi crittografici di Friedman (il crittoanalista che riuscì a decifrare il codice Purple durante la Seconda Guerra Mondiale):
“Il migliore decifratore di codici del mondo concluse infine che il codice del Manoscritto Voynich non era né di Roger Bacon, né era, con tutta probabilità, un codice in assoluto”.
Non si lasci ingannare da miti e false leggende. Approfitti della fedeltà di queste ricerche per forgiare un’opinione ferrata e trarre le proprie conclusioni.
Per la modica cifra di 45€ avrà tra le sue mani un facsimile fotografico completo del manoscritto Voynich e gli studi più recenti e rigorosi avallati dall’Università di Yale, proprietaria del manoscritto; tutto in un unico libro!
Introduction - Deborah Harkness
Preface - Raymond Clemens
The Voynich Manuscript
1. Earliest Owners - René Zandbergen
2. Voynich the Buyer - Arnold Hunt
3. Physical Findings- Paula Zyats, Erin Mysak, Jens Stenger, Marie-France Lemay, Anikó Bezur, and David D. Driscoll
4. Cryptographic Attempts - William Sherman
5. Alchemical Traditions - Jennifer M. Rampling
6. The World´s Most Mysterious Manuscript - Raymond Clemens
Chronology
Contributors
Acknowledgements
Index