La felce femmina ha le fronde come la felce comune, ma le sue, a differenza di quelle della felce comune, non germogliano da un solo picciolo ma da molti, più alti e più sarmentosi.
Questa pianta ha molte radici, lunghe e attorcigliate, di colore nero tendente al rosso, anche se alcune sono tutte rosse. Esse fanno espellere dal corpo i vermi di forma appiattita se vengono mangiate in un elettuario preparato con il miele; fanno espellere i vermi tondi se, con il vino, se ne bevono tre dramme. Se vengono mangiate dalle donne, le fanno diventare sterili, e fanno abortire le donne incinte che le calpestano.
Favoriscono la guarigione delle ferite umide che hanno difficoltà a rimarginarsi se vi si mettono sopra tritate in farina, e servono a curare le malattie che vengono sul collo degli animali messi al giogo.
Non appena germogliano, le foglie fresche di questa pianta si mangiano cotte insieme ad altre erbe per stimolare l’intestino con il loro effetto lassativo.
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