Il critmo, oppure, come dicono alcuni, cretamo, è un’erbetta arbustiva tutta piena di foglie, che cresce fino all’altezza di quasi un gomito. Nasce nelle maremme e nei luoghi sassosi, con molte foglie, molto salate al gusto, grasse, biancheggianti, simili a quelle della portulaca, sebbene siano più larghe e più lunghe. Produce fiori bianchi; il seme tenero, profumato e tondo come quello del rosmarino, si rompe quando è secco e ha di dentro un nocciolo simile ad un chicco di grano. Le radici, ora tre ora quattro, sono grosse un dito e emanano un odore gradevole. Il decotto delle radici, delle foglie e del seme, fatto nel vino e bevuto, è utile per la ritenzione d’urina, il travaso di bile e per provocare il ciclo mestruale. Il critmo si mangia sia crudo che cotto, come le altre erbe degli orti, e si conserva in salamoia (c. 167v).